La ToroLoco A.S.D., propone attività motorie dapprima nel contesto scuola dell’infanzia, poi, con proposte mirate, cerca di mantenere la continuità attraverso l’ attività motoria e sportiva nella scuola primaria, per finalizzare il processo con attività nel contesto dell’età adulta e senile.
Le attività proposte, si orientano e si basano verso quelli che sono i principi della motricità e del motorio, pratiche che, utilizzando il gioco, favoriscono uno sviluppo armonico del bambino, accompagnando e sostenendo il suo sviluppo sia da un punto di vista fisico, sia emotivo. La propensione all’attività motoria implica una condivisione di una visione globale del bambino nella sua unicità: l’utilizzo del corpo, l’attuazione
di movimenti, il giocare, la socializzazione, hanno tutte la prerogativa finale di accompagnare e sviluppare un’armoniosa e solida evoluzione psico-fisica, emotiva e cognitiva del bambino.
Oltre alle finalità tipiche dell’esperienza motoria, ci proponiamo però di andare oltre, superandone i confini e perseguendo obiettivi di natura socio-formativa insiti in tutto ciò che è sport e movimento, come ad esempio il rispetto dell’altro e delle regole, del materiale, al fine di superare il prototipo di individuo e rivolgere l’attenzione alla cooperazione e allo sviluppo dell’ideale dello stare assieme ed essere parte di un gruppo;
allontanare dalla passività introdotta nel mondo moderno da TV e videogiochi, (a cui i nostri giovani si stanno sempre più assuefacendo ed abituando) ed affrontare attraverso metodi diversi la diffusione dell’obesità, sempre più in aumento, anche a livello giovanile, in una società sempre più sedentaria e meno propensa ad uno stile di vita attivo e alla pratica di attività motorio/sportiva.
Oltremodo studi e ricerche sviluppate da più scienziati concludono che lo sviluppo motorio e quello mentale procedono in stretta connessione, per cui non è possibile, almeno nelle prime fasi evolutive, darne una valutazione distinta; solo in seguito il loro progresso sarà più differenziato, anche se il rapporto di influenza reciproca non mancherà mai del tutto. Il rapporto reciproco tra motricità e sviluppo mentale si presenta assai prospero dai tre ai cinque anni, mentre diminuisce in modo rilevante a partire dagli otto anni.
Sulla base di tale premessa ne consegue che l’apprendimento dell’atto motorio è strettamente collegato non solo alle capacità coordinative e condizionali ed ad esse connesse, ma anche, e soprattutto, alle funzioni
psicologiche del bambino (senso-percezione, immaginazione, pensiero, intelligenza, attenzione, motivazione, memoria, affettività, etc..). L’educazione al movimento e attraverso il movimento risponde, quindi, al concetto di totalità, unicità: in quanto accrescendo e incrementando capacità e qualità in ambito motorio, si impegnano una serie di dinamiche, che aiutano il bambino a sviluppare un tipo di pensiero duttile, ad avere padronanza del proprio corpo, a controllare situazioni sempre nuove e complesse e a modificare in maniera positiva il suo atteggiamento.
Gli insegnati sono tutti diplomati ISEF o laureati in Scienze Motorie.